BOLLETTINO INTERNAZIONALE No10

NON CI ARRENDEREMO MAI AL FONDAMENTALISMO RELIGIOSO, ALL’IMPERIALISMO ED AI COLPI DI STATO

Dopo il tentativo di golpe in Turchia, lo Stato ha subito una spaccatura senza precedenti e i quadri gülenisti che penetravano le istituzioni fino alle posizioni più critiche dello Stato ora vengono eliminati. Erdoğan, d'altra parte, ha cercato di rafforzare il suo potere organizzando manifestazioni di massa, qualcosa a cui la borghesia in Turchia non è molto affezionata. La più grande di queste manifestazioni è stata realizzata il 4 Agosto, con la partecipazione di più di un milione di persone. Durante questa manifestazione, che è stata organizzata col pretesto di "consenso nazionale", i leader del partito principale di opposizione (CHP) e del partito nazionalista (MHP) hanno tenuto discorsi a fianco di Erdoğan.

La manifestazione, in primis, è servita a “riciclare” il sistema e gli altri attori politici, imputando ai golpisti gülenisti tutti i crimini che sono stati compiuti nel recente passato. Come se i paesi imperialisti e la classe borghese non avessero mai giocato un ruolo nell’abolizione del regime laico in Turchia, negli omicidi commessi di recente, nei crimini commessi in Siria, nella privatizzazione e nella vile violazione dei diritti della classe operaia.

Inoltre, per elaborare lo scenario in cui Erdoğan venisse in qualche modo rovesciato, in questa manifestazione si è preparata la base per una coalizione vasta, la quale avrebbe la capacità di agire anche nella sua assenza.

A seguito di questi sviluppi, insieme al Partito Comunista di Turchia (KP), un certo numero di politici, leader sindacali, intellettuali tra cui Kemal Okuyan, il Primo Segretario del Comitato Centrale del KP, hanno firmato un appello per una nuova manifestazione di massa ad İstanbul il 4 settembre, intitolata 'Non ci arrenderemo mai al fondamentalismo religioso, all’Imperialismo ed ai colpi di stato'.

Coi bollettini internazionali, l'Ufficio di Relazioni Internazionali del Partito Comunista di Turchia, continuerà a fornire informazioni sugli ultimi sviluppi in Turchia, così come la notizia della manifestazione del 4 Settembre.

Qui di seguito è possibile trovare il manifesto della chiamata per il 4 settembre.

Non Arrendersi Mai al Fondamentalismo Religioso, all’Imperialismo ed ai Colpi di Stato

A seguito del tentativo di colpo di stato appoggiato dagli Stati Uniti, ci riuniremo presso la Manifestazione del 4 settembre 2016 e grideremo ad alta voce che noi non ci arrenderemo mai al fondamentalismo religioso, all’Imperialismo ed ai colpi di stato. Gli sviluppi attuali che trascinano il nostro Paese alla soglia della distruzione sono direttamente correlati con la politica consapevole delle forze imperialiste e del Capitale di seppellire la Turchia nell’oscurantismo. In questa prospettiva:

1) Alle spalle del rafforzamento dei golpisti, della setta religiosa dei gülenisti, e della lunga egemonia del potere oscurantista che ha creato consapevolmente la base che ha sostenuto il rafforzamento di cui sopra, si trova il progetto dell'Imperialismo, il cosiddetto “Islam moderato”. Questo progetto, che non ha altro scopo che ipnotizzare e sopprimere i popoli del mondo dev’essere condannato e quelli che sono responsabili della sua messa in atto dovrebbero essere esposti ed epurati.

2) I pubblici ufficiali che si rivolgono alla religione e ai principi religiosi o collegano in qualche modo le loro azioni alla religione quando sono in servizio, stanno conducendo un crimine contro l’ordine costituzionale. Qualunque sia la loro posizione, ministro o muhtar (sindaco di un quartiere o villaggio), i delinquenti devono essere puniti e le persone che usano la scusa di 'comportarsi secondo la religione' dovrebbero essere licenziati e processati.

3) La Turchia, essendo un paese laico, non ha bisogno di un'istituzione che emana fatwa. La Direzione degli Affari Religiosi deve essere chiusa.

4) A seguito di un'operazione insidiosa, le scuole religiose  “Imam Hatip” (scuole islamiche che dovrebbero istituire futuri imam, però hanno avuto una funzione antilaica in quanto i diplomandi di tali scuole sono stati assunti anche in altri enti pubblici) sono state messe al centro del nostro sistema educativo. Questa è una parte del progetto di creare uno Stato islamico e in realtà, gli ultimi sviluppi hanno parzialmente dimostrato il fallimento di tale progetto. La Turchia ha più imam del necessario, le ridondanti scuole Imam Hatip devono essere chiuse e il sistema educativo dovrebbe essere progettato su basi scientifiche e laiche.

5) Le sette e i culti religiosi che si sforzano per sradicare il laicismo sono organizzazioni oscure annidate all'interno dello Stato e si espandono insidiosamente proprio come una ragnatela. Pertanto, non solo la setta gülenista, ma tutte le sette e tutti i culti religiosi che menano l’ordinamento laico devono essere messi fuori legge e i leader di tali entità devono essere perseguiti.

6) Nel corso degli anni, le reti politiche e militari dell'Imperialismo si sono resi responsabili di aver trascinato il nostro Paese alla soglia del disastro e, come in tutti gli altri colpi di stato, hanno svolto un ruolo nel tantativo di colpo di stato del 15 luglio. La Turchia deve lasciare la NATO ed il processo di adesione all'Unione Europea deve essere interrotto. Tutti i trattati multilaterali (a livello regionale) e bilaterali con i poli imperialistici come gli Stati Uniti devono essere revocati.

7) Tutte le basi USA e NATO devono essere sequestrate. Tutte le armi nucleari in Turchia e principalmente nella base di İncirlik -uno dei più grandi depositi di armi nucleari nel mondo che è stato progettato come una miniera di esplosivi pronta a cancellare il nostro Paese dalla mappa- devono essere disarmate.

8) Tutti gli ufficiali governativi che hanno sostenuto le forze jihadiste armate in Siria -quale paese vicino e fratello- e che sono intervenuti negli affari interni di questo Paese e hanno giocato un ruolo importante nel portare il paese al limite della distruzione, devono essere giudicati.

9) La messa a disposizione ad alcuni individui dei benefici delle fonti pubbliche, la distribuzione arbitraria delle fonti pubbliche nel quadro delle politiche di incentivazione, saccheggiando apertamente le strutture, le istituzioni e le fondazioni che in passato erano nell'uso del beneficio pubblico, sono i fattori più significativi della percorso che ha trascinato il nostro Paese nella palude. Il saccheggio e l'ingiustizia non si riferiscono solo alla ricchezza di certe aziende e degli amministratori appartenenti al movimento di Fethullah Gülen. Tutti i collegamenti nazionali ed esteri nell’arricchimento ingiusto dei nemici del popolo, nonché gli insidiosi saccheggi e furti dovrebbero essere indagati; quelli che si sostenevano vicendevolmente mentre saccheggiavano insieme il Paese dovrebbero essere tenuti a risponderne. Deve essere distrutta la rete di saccheggio in cui ora un politico può accusare il sindaco di Ankara - con il quale fino a poco fa c’era collaborazione per interessi politici comuni - di essere responsabile per il saccheggio della città in nome di Gülen.

10) Dev’essere fatta luce sulla dichiarazione che afferma che il movimento Fethullah (Gülen) è stato costituito con la decisione della CIA insieme al MİT (l’istituto nazionale di intelligence) a casa di una delle famiglie capitaliste più ricche della Turchia.

11) L'abolizione della pena di morte è una delle vittorie più significative ed irrevocabili nella storia della Turchia, per quanto riguarda sia le sue dimensioni politiche che quelle umanistiche. È inaccettabile utilizzare il tentativo di colpo di stato come pretesto per riportare la pena di morte.

12) L’oppressione nel settore pubblico deve finire, i licenziamenti non necessari devono essere invalidati. Deve essere sospesa la pratica politica della creazione arbitraria di quadri filo governativi nei servizi pubblici, che viola il principio dell’indipendenza della magistratura.

13) I golpisti che hanno dato il via al massacro e dato istruzioni in questo senso devono essere scoperti attraverso prove concrete.

14) Le bande reazionarie che diffondono il terrore per le strade dando l'immagine di sopprimere il colpo di stato, insieme a quelli che li hanno armati, incoraggiati e si sono rivolti alla tortura, devono essere identificati e puniti. È molto chiaro che queste masse non si sono riunite istantaneamente per il bene della democrazia, ma si sono organizzate in un modo tale da poter fare il loro colpo di stato.

15) Con la scusa del colpo di stato e sfruttando il vento del  'consenso nazionale', normative anti-popolari e pro-capitaliste stanno arrivando una dopo l'altra. I decreti-legge che impongono programmi di privatizzazione ed il saccheggio del sistema pensionistico devono essere annullati.

16) Il governo dell'AKP non può rendere conto per aver trascinato il Paese in questa condizione in 14 anni con mere “scuse”. Già molti anni prima del governo AKP, il movimento di Fethullah Gülen intraprendeva missioni sporche, mentre nel periodo del regime dell’AKP era diventato un partner del governo, in modo chiaro e anti-costituzionale. Indagare questi anni in generale, e in particolare le azioni dei governi AKP nel corso di questi anni ed eliminare i risultati delle pratiche anti-popolari sono i presupposti di un vero e proprio confronto. Accettare di credere che una setta religiosa sia responsabile di tutto il caos e che la sua epurazione disintossicherà lo Stato e la società, è equivalente a permettere che il governo rafforzi il suo potere – questa volta basandosi su altre sette religiose. Il contrario, invece, significherebbe accettare un colpo di stato reazionario.